
Le moderne tecnologie ed i recenti progressi scientifici stanno trovando sempre più applicazione nelle scienze biomediche. L'applicazione di nuove metodiche, finalizzate ad una più rapida guarigione ed a decorsi posterapeutici migliori sta trovando applicazione anche in campo colonproctologico. Alcune delle patologie, fisiopatologicamente semplici e trattabili in modo rapido erano caratterizzate da decorsi lunghi, dolorosi, caratterizzati da sedute ambulatoriali estenuanti, e da un assenza dal lavoro in taluni casi inaccettabile. Oggi possono essere affrontate con metodiche altrettanto efficaci e sicure, ma più rapide e con un decorso migliore. E' il caso della fistola sacro coccigea: da sempre considerata una patologia semplice e di facile risoluzione ha spesso costretto i pazienti ad interminabili e dolorosi decorsi postoperatori oltre che a recidive ad alta morbilità e particolarmente disagevoli. Una nuova metodica, basata sull'utilizzo di cellule mesenchimali (MSC), ottenute dalla frammentazione traumatica degli adipociti (cellule di grasso), è oggi disponibile come scelta terapeutica chirurgica nel trattamento della suddetta patologia colonproctologica. Un prelievo ottenuto da tessuti ad alto contenuto di grasso ( addome, glutei etc., etc.,), una processazione rapida, economica e contemporanea all'intervento chirurgico, consente di ottenere un preparato tissutale pronto ad essere inoculato nei tramiti fistolosi. L'obliterazione che si ottiene in questo modo e la conseguente riproliferazione di tessuto sano risulterà non solo nella guarigione definitiva, ma sarà anche indolore e totalmente biocompatibile con l'organismo ospite.
La suddetta metodica, nell'attesa di ulteriori conferme scientifiche, sta trovando applicazione anche nella cura di diverse altre patologie di interesse colonproctologico come le fistole perianali e l' incontinenza fecale.
Dott. Domenico Izzo
Dott. Paolo Falco |
Lo studio multispecialistico Keiros è dotato delle più moderne apparecchiature in campo ecografico Tra i campi applicativi vi è l'ecografia transanale tridimensionale (EAUS 3D) possibile mediante ecografo.
BeK Flexfocus 400, questa moderna apparecchiatura consente di effettuare esami ad altissima definizione migliorando la diagnostica di tutte le patologie anorettali (fistole, ascessi, tumori, difetti sfinteriali, etc., etc.) consentendone, così, gli approcci terapeutici più moderni ed adeguati.
Trova così applicazione nel trattamento dell'incontinenza anale, delle sepsi anorettali, nelle stipsi complesse ed in campo oncologico nella definizione di neoplasie polipoidi ed eteroplasie maligne (adenocarcinoma). L'applicazione della tridimensionalità (3D) ha consentito di azzerare quel gap, che inevitabilmente si verificava, tra la diagnostica preoperatoria e l'intervento chirurgico; oltre che parificare il potere diagnostico dell'ecografia transanale con la più costosa ed irreperibile risonanza magnetica (RMN).
I moderni software installati consentono l'immagazzinamento delle immagini ad alta definizione ed un rapido confronto degli esami eseguiti nei wok-up preoperarori, postoperatori oltre che nei follow-up oncologici.
L'introduzione di nuove applicazioni come l'ecografia perineale, la transrettale con mezzo di contrasto, sono rese ancor più utili nell'attività diagnostica dai moderni software tridimensionali (3D).
Grazie all'utilizzo di sonde di ultima generazione tale esame risulta poco invasivo e senza particolari fastidi per il paziente.
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Il metodo THD - Curare le emorroidi con la chirurgia mini invasiva |

La patologia emorroidaria è di gran lunga la patologia di interesse proctologico più diffusa al mondo. Si stima che nei paesi industrializzati più del 50% della popolazione al di sopra dei cinquant'anni soffra o abbia sofferto dei sintomi legati alla patologia emorroidaria. Il notevole aggravio dei costi sociali, di quelli farmacologici e igienico-alimentari, oltre alla considerevole diffusione e frequenza della morbosità, induce, da sempre, la comunità colonproctologica a focalizzare l'interesse, diagnostico, fisiopatologico e terapeutico, sulla malattia emorroidaria. Le emorroidi sono strutture fibrovascolari normalmente presenti all'apice del canale anale superiore.
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TRANSTAR - La chirurgia su misura per il trattamento della stipsi da ostruita defecazione |

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Un nuovo concetto fisiopatologico ha posto le fondamenta alla comprensione della stipsi da ostruita defecazione e ha riconosciuto nella teoria unica del prolasso la via per la risoluzione di patologie ad alto impatto sociale quali la malattia emorroidaria, il prolasso rettale occulto, il rettocele e le difficoltà defecatorie di pertinenza rettale. La comunità scientifica colonproctologica, coadiuvata costantemente, e con sempre rinnovato spirito di innovazione tecnologica dalle moderne multinazionali che operano nel settore, ha ricercato soluzioni chirurgiche e parachirurgiche sempre nuove e sempre più indirizzate a disostruire il canale anale.
Galleria Immagini - Tecnica TRANSTAR
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L'Anismo indica il mancato rilasciamento o una contrazione paradossa della muscolatura striata del pavimento pelvico al ponzamento, che interessa i muscoli puborettale e sfintere anale esterno. Se questo muscolo non si rilascia il retto non si svuota.
Viene associato a condizioni di stipsi terminale e può essere sospettato all’esplorazione rettale, invitando il paziente a rilasciare la muscolatura dell’ano, con una elettromiografia, o con una manometria ano rettale, o in corso di rx defecografia.
Uno spasmo anale, o un mancato rilasciamento alla richiesta di ponzare o di un’evacuazione simulata, può tuttavia essere legato al disagio ambientale.
I Sintomi legati a questa patologia sono i seguenti: Dolore anale, bruciore anale, senso di contrazione e pesantezza.
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