Lipogems |
Scritto da infochirurgia |
Lunedì 13 Febbraio 2017 15:16 |
Le moderne tecnologie ed i recenti progressi scientifici stanno trovando sempre più applicazione nelle scienze biomediche. L'applicazione di nuove metodiche, finalizzate ad una più rapida guarigione ed a decorsi posterapeutici migliori sta trovando applicazione anche in campo colonproctologico. Alcune delle patologie, fisiopatologicamente semplici e trattabili in modo rapido erano caratterizzate da decorsi lunghi, dolorosi, caratterizzati da sedute ambulatoriali estenuanti, e da un assenza dal lavoro in taluni casi inaccettabile. Oggi possono essere affrontate con metodiche altrettanto efficaci e sicure, ma più rapide e con un decorso migliore. E' il caso della fistola sacro coccigea: da sempre considerata una patologia semplice e di facile risoluzione ha spesso costretto i pazienti ad interminabili e dolorosi decorsi postoperatori oltre che a recidive ad alta morbilità e particolarmente disagevoli. Una nuova metodica, basata sull'utilizzo di cellule mesenchimali (MSC), ottenute dalla frammentazione traumatica degli adipociti (cellule di grasso), è oggi disponibile come scelta terapeutica chirurgica nel trattamento della suddetta patologia colonproctologica. Un prelievo ottenuto da tessuti ad alto contenuto di grasso ( addome, glutei etc., etc.,), una processazione rapida, economica e contemporanea all'intervento chirurgico, consente di ottenere un preparato tissutale pronto ad essere inoculato nei tramiti fistolosi. L'obliterazione che si ottiene in questo modo e la conseguente riproliferazione di tessuto sano risulterà non solo nella guarigione definitiva, ma sarà anche indolore e totalmente biocompatibile con l'organismo ospite. La suddetta metodica, nell'attesa di ulteriori conferme scientifiche, sta trovando applicazione anche nella cura di diverse altre patologie di interesse colonproctologico come le fistole perianali e l' incontinenza fecale. Dott. Domenico Izzo
Dott. Paolo Falco
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Ultimo aggiornamento Lunedì 13 Febbraio 2017 15:53 |