Cura delle emorroidi con Stapler Stampa

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Cura delle emorroidi con Stapler (Intervento di Longo)
Le emorroidi sono dei cuscinetti venosi che hanno la funzione di rendere elastico il canale anale e provvedere, insieme agli sfinteri, alla continenza delle feci. Sono quindi importanti strutture anatomiche e hanno una loro specifica funzione.
Il canale ano rettale è tappezzato dalla mucosa , questa mucosa per vari motivi tende a “ scendere” ( età, sforzi, alimentazione errata, stitichezza ecc.) in quanto perde la capacità di rimanere fissa ai muscoli sfinteriali, e si spinge in basso verso l’orifizio anale.Così facendo le vene emorroidarie fuoriescono al di fuori dell’ano provocando i sintomi della malattia emorroidaria (prolasso, sanguinamenti, crisi dolorose).
E’ in questo caso che è necessario un intervento per ripristinare una situazione di normalità.

 

La cura chirurgica oggi, non è più quella di asportare chirurgicamente le vene emorroidarie prolassate, (intervento notoriamente molto doloroso), ma eliminare il prolasso, causa della fuoriuscita delle emorroidi, e riportare le vene emorroidarie stesse nella loro sede abituale, cioè all’interno del canale anale.

Eseguire quindi una "prolassectomia" della mucosa esuberante e ritornare ad una situazione di normalità.
Si ottengono così due scopi, da una parte eliminare il prolasso e fare si che le emorroidi non possano più prolassarsi al di fuori del canale anale e dall’altra ripristinare una giusta circolazione venosa senza più sanguinamenti.

La prolassectomia con Stapler ( o intervento di Longo) è diventato negli ultimi anni, l'intervento di scelta per le emorroidi di II grado avanzato, di III e IV grado e per i prolassi della mucosa rettale.
L'intervento consiste nell'effettuare un " Lifting del canale anale ", mediante l'aiuto di una suturatrice meccanica, capace di asportare la mucosa rettale ed emorroidaria prolassante, e ricreare un canale anale anatomicamente fisiologico . Dal momento che la sutura e' interna al canale anale, in zone molto poco innervate dal punto di vista dolorifico, i fastidi, nei giorni seguenti l'operazione, sono molto ridotti.

L'intervento può essere effettuato in anestesia locale , ma può essere eseguito con tutti i tipi di anestesia, dalla spinale alla generale.
Tale metodica ha visto diminuire drasticamente il dolore post-operatorio di circa il 70-80% rispetto ai precedenti interventi.

Questo tipo di intervento viene eseguito internamente al canale anale, in zone non innervate, e non vengono create ferite esterne. Così facendo il dolore dopo l’intervento è contenuto ai minimi termini (circa l’80% in meno rispetto alle tecniche abituali).Ciò è reso possibile da un nuovo strumento chirurgico chiamato “Stapler” capace di eseguire nello stesso tempo sia la resezione del prolasso sia la sutura della mucosa sana.

 

 

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